martedì 11 gennaio 2011

Le Domande di Pìriolo - Lettera aperta all'associazione Giovane Montagna


Ecco l'e-mail che il Collettivo Operasione Pirio ha inviato oggi all'associazione Giovane Montagna - Sezione di Padova.

Gentile associazione Giovane Montagna sezione di Padova,

come probabilmente ben sapete noi del Collettivo Operasione Pirio ci siamo proposti come iniziatori di un movimento di opinione pubblica. Movimento nato con lo scopo di aprire un dialogo sereno e pacato a proposito dell’impianto in forma stabile di simboli e manufatti riconducibili a singole associazioni di cittadini sui luoghi di maggior interessa paesaggistico e naturlistico dei Colli Euganei, manufatti che noi abbiamo definito “autocelebrativi”.

Sul nostro blog sono intervenuti, con interventi appassionati, persone dall’opinione più differente. Abbiamo scoperto esistere molte persone vicine alle nostre posizioni, ma ovviamente non sono mancate le voci critiche, sempre benvenute se costruttive, e pure qualche minaccia.

La forte affluenza di visitatori e commentatori sul nostro blog, l’attenzione avuta da parte di alcuni dei principali mezzi di informazione (radio, giornali e internet) e in particolare la raccolta firme che stiamo portando avanti, dimostrano un forte interesse da parte dell’opinione pubblica a proposito della questione “Madonna del monte Pirio” e delle sue implicazioni.
Alle voci pervenute sul nostro blog manca però la vostra, che in quanto promotori iniziali dell’installazione della statua, vi siete resi responsabili di un forte messaggio e di un altrettanto forte segnale proveniente dalla vostra associazione.

Dando per scontato che, a quanto sappiamo, avete eretto la statua della Madonna con i dovuti permessi dell’Ente Parco Colli, ci piacerebbe venire a conoscenza delle ragioni che vi hanno spinti come associazione patavina a erigere questo tipo di statua con tecniche così invasive su uno dei posti privilegiati del Parco Regionale dei Colli Euganei.
Inoltre, ci piacerebbe sapere se in linea di principio siete disponibili alla libera installazione sui siti di maggior interesse paesaggistico/naturalistico del Parco Regionale dei Colli Euganei di altri artefatti autocelebrativi previ relativi permessi. Oppure se ritenete che alcune effigi siano “più uguali” di altre e che quindi meritino più di altre di essere collocate sulle cime dei colli.
Per concludere, ci piacerebbe sapere perché, stando all’articolo de il Mattino di Padova di mercoledì 5 gennaio 2011, secondo il parere di Angelo Polato (Presidente Giovane Montagna) gli orripilanti monconi dei tre perni d’acciaio dovrebbero rimanere nella trachite come “simbolo negativo, segno dei tempi". Dopotutto infatti quei tre orripilanti tondini d'accio facevano parte di un simbolo che avete apposto voi. Vi assumete dunque la responsabilità, in quanto associazione, di rappresentare questo "simbolo negativo"?
Per una maggiore trasparenza, siamo disponibili a pubblicare sul nostro blog l’autorizzazione che avete ricevuto dall’Ente Parco Colli per erigere la statua.

Sperando di ricevere risposta ci riserviamo di pubblicare questa lettera aperta sul nostro blog e, previo consenso da parte vostra, gradiremmo pubblicare sul nostro blog ogni vostra replica... o non replica.
Crediamo nella possibilità di un costruttivo e libero dibattito e ci auguriamo che questo sentimento sia condiviso anche da voi.


Distinti saluti
Collettivo Operasione Pirio

3 commenti:

  1. Anonimo Palovano


    Penso che -in generale- le madonnine da cimitero anni Settanta siano già bruttine assè,
    e che -in generale- le cime dei monti stan bene così come sono.

    Francamente, però, una statuetta (magari meno bruttina di quella euganea) e ancor meno una semplice croce
    (che è parte di una tradizione montanara nostra, ancor più radicata)
    trovate in cima un monte non possono darmi fastidio e, sebbene siano troppo spesso espressione di superstizione e idolatria, le vedo anche come un segno della volontà e dei valori (che peraltro in parte ben condivido, ma non è il punto) di chi fin lì le ha portate in buona fede.

    Per questo sono sinceramente dispiaciuto per quel povero signore,
    di cui intuisco le più genuine intenzioni, che tanto s'era industriato per piantar lassù la madonnina,
    ma penso anche che non sia stata una cosa saggia farlo lì.

    Apprezzo comunque, almeno da quel che leggo, la sobrietà dell' associazione G.M.
    così come il piglio goliardico ma civilissimo del C.O.P. nel trattare la questione.

    Anche se spero vorrete accettare un piccolo rimbrotto per certe definizioni provocatoriamente dissacratorie troppo vicine alla denigrazione,
    che possono far storcere il naso specie se inseriti in un contesto per il resto responsabilmente misurato:
    penso che le convinzioni di ciascuna persona (se non in aperto contrasto con il vivere civile...) vadano rispettate senza snobismi,
    sia che si creda nel Cristianesimo, nell' Islam, nell' Ateismo, nell' Induismo, (...omissis...) o nell' animismo.
    O si sia agnostici.

    Personalmente, pur ritenendo innocua una statuetta
    (sebbene portatrice di un significato se non condiviso comunque rispettabile dalla grande maggioranza della popolazione mondiale)
    se rovina la vista di un monte, o se va ad urtare la sensibilità di qualcuno...
    beh, credo la si debba togliere. Ma molto meglio non metterla.

    Penso altresì che l' iconoclastia sia storicamente stata sempre foriera di nefandezze,
    e che si debba avere un' angosciosa avversione per qualunque tipo di integralismo religioso,
    cattolico, musulmano, ateista, induista,(...omissis...), animista che sia.
    Ma è evidente che per i casi a noi vicini si sia agli antipodi di quanto sopra.

    Penso anche che buona parte di chi si professi cristiano abbia un'idea estrememante vaga e distorta di cosa sia quel che dice di credere,
    e che per qualcuno questa sia stata occasione per confrontarsi hegelianamente con l' Antitesi,
    e -forse- fare un passo in più.

    Sono convinto che anche il Signore degli Eserciti che certa cristianità dice di temere, si sia fatto una sonora risata conoscendo Pìriolo.
    Anzi, se l' era già fatta all' inizio dei Tempi...

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  2. Era pur sempre una Madonnina benedetta, chi l'ha fatta sparire abbia il coraggio almeno di farla ritrovare, penso io. Spesso ci si fa la domanda del perchè i credenti debbano essere così intrusivi nella vita degli atei... ma evidentemente nessun (o pochi) ateo si pone il problema di non mancare di rispetto alla maggioranza della cittadinanza, che è credente.
    Andrea

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  3. Caro Andrea, probabilmente hai sbagliato blog. Qui non si parla di una contrapposizione credenti contro non credenti.
    Semplicemente si discute di chi ritiene di essere "più uguale" degli altri e di poter mettere richiami al suo gruppo sui punti più pregiati dei Colli Euganei, a prescindere dalle idee espresse da questo gruppo.
    Il blog è nato proprio per questo: credenti, non credenti, femmine, maschi, bianchi, neri, grassi, magri devono essere liberi di esprimere le loro idee liberamente. Ma non di piazzare statue/monili autocelebrativi in pianta stabile su punti paesaggistici patrimonio di tutti.

    P.S. Parli di "rispetto alla maggioranza della cittadinanza" questa osservazione non ci azzecca nulla con la battaglia che stiamo portanto avanti qui sul blog. Forse ti sfugge che viviamo in uno stato democartico del diritto, non in uno stato totalitario ove vige la dittatura della "maggioranza". Fortunatamente quei tempi in Italia sono finiti una sessantina di anni fa e il muro di Berlino è caduto nel 1990.

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